TELECARDIOLOGIA – PER ARRIVARE AL CUORE
Dall’ospedale virtuale, che permette le cure a domicilio, fino ai monitoraggi d’urgenza. Maggiore tempestività di intervento e minori costi per la collettività. Il caso della Puglia. Bastano pochi secondi per salvare una vita. Con la telecardiologia – la trasmissione di dati biomedici a distanza – è possibile verificare velocemente un infarto in atto: l’elettrocardiogramma viene spedito online a uno specialista che in pochi secondi risponde dalla centrale operativa, attiva 24 ore su 24, e dà indicazioni su come agire. In circa un minuto il paziente sa se deve dirigersi in sala operatoria (senza passare dal Pronto soccorso) o se i dolri al petto sono un falso allarme.
AZIONE PERIFERICA
“Con la telecardiologia abbiamo abbattuto di circa il 50% la mortalità coronarica in Puglia – spiega Claudio Lopriore, Direttore Generale di cardio On Line Europe – Su 323mila prestazioni in emergenza effettuate in sei anni abbiamo visto che nel 59% dei casi la diagnosi è stata rassicurante e ha evitato prestazioni santiarie improprie, riducendo in questo modo la spesa sanitaria della Regione. Nel 41% dei casi abbiamo riscontrato la patologia, con una percentuale del 14% di9 situazioni gravi che sono state risolte grazie all’intervento tempestivo”. Per le aziende sanitarie una struttura di telecardiologia in supporto può abbattere del 30% le spese sanitarie (o forse più, secondo studi pilota). “Se si salva buona parte del muscolo cardiaco con l’intervento tempestivo il paziente non avrà scompensi futuri – dice Giuseppe Molinari, Direttore Scientifico di Telemedico – e di conseguenza non avrà bisogno di cure successive negli anni seguenti all’infarto”.