CARDIO ON LINE EUROPE S.r.l.
Published: 2March2011

TELECARDIOLOGIA, LA PUGLIA CAPOFILA NELLE EMERGENZE

ROMA – La Sanità in Puglia, non è solo quel sistema clientelare rappresentato dalle inchieste giudiziarie: “Ci sono buone pratiche e non solo opacità”, rileva il governatore della Regione, Nichi Vendola, presentando i risultati del servizio pugliese di Telecardiologia in Emergenza, che permette in un minuto e mezzo, attraverso un telefono, di trasmettere un elettrocardiogramma a distanza, in modo che uno specialista possa accertare nel modo più rapido se il paziente ha un attacco cardiaco oppure no e supportare i medici dell’ambulanza e della centrale del 118. Un modello all’avanguardia in Italia e nel mondo, che in sei anni di attività ha permesso di ridurre del 50% la mortalità coronarica (833 casi) con diagnosi e terapie anti-infarto più tempestive e più appropriate e di risparmiare denaro pubblico evitando ricoveri impropri. A spiegare come funziona la Telecardiologia per il 118 in Puglia, e quali sono i punti di forza di questa esperienza, esportabile in altre realtà territoriali, sono stati l’Assessore Regionale alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, il Direttore dell’Ares (Agenzia Regionale per la Salute) Franco Bux, il Direttore di Cardiologia del Policlinico di Bari, Gianfranco Antonelli, il Direttore del Comitato Scientifico del Servizio, Daniele Amoruso e il professore di Cardiologia presso la Sapienza di Roma, Francesco Fedele. Quest’ultimo sostiene che la Telemedicina – ora che molte Regioni italiane sono impegnate nei piani sanitari di rientro, con il taglio dei Pronto Soccorso e dei posti letto negli ospedali – può diventare sempre più un’ancora di salvezza per le casse regionali, fornendo assistenza domiciliare, e posti letto virtuali. Una strategia raccomandata anche dalla Commissione Europea nell’ambito del risparmio sanitario. Nelle emergenze cardiovascolari il tempo è vita, cosi il progetto pugliese di Telecardiologia (realizzato da una partnership pubblico-privato composta da Regione Puglia, Ares, Servizio 118 e Cardio On Line Europe) è stato attivato dall’ 11 ottobre 2004 in tutte le 32 unità coronariche presenti sul territorio regionale e su tutti i mezzi del 118, ed è proprio questa diffusione a segnare il primato rispetto ad altri esperimenti italiani più limitati, osserva Fiore. Avendo raggiunto la quota record di 305.829 prestazioni in emergenza, poi, il servizio rappresenta la maggiore esperienza nel mondo di Telecardiologia, secondo Bux. Altra particolarità qualificante è il modello organizzativo, con un Centro Servizi dedicato presidiato 24 ore su 24 da cardiologi specialisti. “In questo modo abbiamo portato l’assistenza anche nelle aree meno accessibili e rassicurato chi non aveva patologie”, afferma Antonelli, “la parola chiave al centro della politica è – per Vendola – l’innovazione”, anche per rispondere al “diritto alla salute” dei cittadini. Le patologie cardiovascolari sono infatti in aumento e, in Italia, ogni anno sono 120mila le persone colpite da infarto acuto, con una mortalità vicina al 50%, che può essere dimezzata accelerando i tempi di som¬ministrazione delle cure. Certo, ci sono voluti 20 anni per realizzare la Telecardiologia in Puglia, perché “l’applicazione delle innovazioni è lenta”, osserva Fiore, e mancano le linee guida nazionali sulla Telemedicina, ma il risultato permette almeno qualche primato.

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Rassegna Stampa Conferenza 02 Marzo 2011 - Roma --
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